Pubblicato il 25/06/2019
ATTUALITÀ

Sea Watch, 13 giorni di calvario: la capitana: forzo il blocco



Non si capisce il perché di tanto accanimento, quando negli stessi giorni, altri migranti sono stati fatti sbarcare senza che dal Viminale si siano alzati gli scudi della guerra santa. Per ironia della sorte, quei migranti, su cui non si è esercitata la  furia iconoclasta dell’inquilino del Viminale, si erano affidati ai trafficanti di esseri umani. Ma, a quanto pare, una Ong è più pericolosa dei trafficanti.


“Questo è il tracciato percorso negli ultimi giorni dalla Sea Watch. Disegna il confine tra acque territoriali italiane e quelle internazionali. Lo vedete? Lo stanno percorrendo forzosamente 42 persone che l'Europa, continente di 500 milioni di abitanti, non vuole. Quarantadue”. L’immagine che accompagna il tweet della Sea Watch, la nave che da 13 giorni staziona al largo di Lampedusa, con a bordo 42 naufraghi, senza poter sbarcare, parla da sé. È un zigzagare intorno a un confine immaginario, quello tra le acque territoriali italiane e internazionali, eppure insormontabile: “Un diagramma dell'odio. Che tende a infinito. L'Italia e l'Europa devono vergognarsi” - commenta Mediterranea.

 

FINO A QUANDO? - “Le persone rimaste a bordo ci chiedono fino a che punto bisogna sentirsi male per potere essere sbarcate. Alcuni naufraghi cominciano a minacciare di buttarsi in mare” – aggiunge la Ong.

“Mentre serviamo la colazione oggi, ricordo le parole di uno dei nostri 42 ospiti: "In prigione in Libia, ogni mattina ci veniva servito un pestaggio". Questo è l'orrore che ha lasciato alle spalle, ma l’Europa non gli permette ancora di raggiungere la sicurezza sulla terra”


LA CROCIATA DI SALVINI - Non si capisce il perché di tanto accanimento, quando negli stessi giorni, altri migranti sono stati fatti sbarcare senza che dal Viminale si siano alzati gli scudi della guerra santa. Per ironia della sorte, quei migranti, su cui non si è esercitata la  furia iconoclasta dell’inquilino del Viminale, si erano affidati ai trafficanti di esseri umani. Ma, a quanto pare, una Ong è più pericolosa dei trafficanti.

È chiaro che quella di Salvini è una crociata ideologica, in cui le ragioni della sicurezza nazionale sono pretesti per far campagna elettorale e raggranellare consensi. Quel che rammarica è che non vediamo dall’altra parte politica  innalzarsi proteste, mobilitarsi l’opposizione. C’è un’Aventino morale che preoccupa. Ci si ritira per evitare di imbarcarsi in una battaglia civile che non paga elettoralmente. E, così facendo, si vende l’anima al diavolo.


DOVE STA IL VANGELO - Il parroco di Lampedusa, don Carmelo La Magra, con i suoi fedeli, con attivisti di Forum solidale e anche alcuni turisti, rende testimonianza la vangelo: non bacia rosari e crocifissi, dorme fuori, per farsi ultimo tra gli ultimi, finché i 42 naufraghi non saranno sbarcati. Ci auguriamo che il suo grido silenzioso giunga alla politica.

La capitana della naveCarola Rackete, ha annunciato che sta pensando di forzare il blocco, costi quel che costi. Meglio perdere la nave che perdere la propria anima. Anche questo è Vangelo.

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