Pubblicato il 09/11/2016
ATTUALITÀ

Caltagirone, è polemica sulle “cartelle pazze“. Come fare reclamo



di Giacomo Belvedere
È polemica a Caltagirone sugli avvisi di accertamento per i tributi degli ultimi 5 anni non pagati, che notificati in queste settimane ai contribuenti. Durante il  Consiglio comunale del 24 ottbre scorso avevano sollevato la questione i consiglieri d’opposizione Cristina Navarra (“Possibili errori negli avvisi Ici – Imu, si faccia al più presto chiarezza”) e Mario Polizzi (“Troppa confusione negli avvisi sui tributi, sull’imputabilità al bilancio e sulle relative rate”). In questi ultimi giorni Il PD cittadino alza il tiro e chiede al sindaco Ioppolo di porre fine “alla psicotica situazione venutasi a creare in città”, revocando in autotutela gli atti in questione. Il Segretario cittadino del PD Paolo Crispino ha accusato l’amministrazione di “prosciugare le tasche dei cittadini”, di “sparare nel mucchio”, ritenendo in tal modo “tutti i cittadini evasori”: “47mila accertamenti – si legge nella dura nota della Segreteria del 6 novembre scorso – per 38 mila abitanti sono un numero enorme; è come se in 5 anni nessuno avesse pagato, corrisponde a 3 atti per famiglia e questo solo dato dimostra quanto sarebbe stato facile evitare un così clamoroso caso di cartelle pazze”.

Non si è fatta attendere la replica di Ioppolo, che ha precisato che “non si tratta di cartelle pazze, ma di avvisi indispensabili per far uscire il Comune dal pantano della crisi e rispondenti al rispetto del principio di legalità”. Il primo cittadino ha ammesso che possano esserci stati errori, che peraltro riguardano solo alcune centinaia di persone e cifre di poche decine di euro per ciascun avviso”, e che “saranno corretti con tempestività”. “Se qualcuno negli uffici ha sbagliato – ha concluso –, sarà chiamato a risponderne”.

“I destinatari dei circa 47mila avvisi di accertamento – ha precisato con toni più polemici Giaconia non sono certo tutti i cittadini di Caltagirone, ma circa seimila di loro, che hanno ricevuto più inviti a pagare per annualità diverse e che rappresentano il 35 per cento circa dei contribuenti, vale a dire la media di coloro che, a Caltagirone come nel resto della Sicilia, non pagano le imposte. Faremmo un gravissimo danno se scegliessimo la strada dell’ulteriore indebitamento”.

COME PRESENTARE RECLAMO – In effetti, da alcuni lettori ci sono giunte segnalazioni di avvisi di pagamento, con relativa sanzione aggiuntiva, per rate Imu o Tari da loro regolarmente versate, come testimoniavano le quietanze in loro possesso. Sembra che qualche problema ci sia con i pagamenti on-line, che, benché effettuati, non sempre risulterebbero ai terminali del comune. Che fare, se arrivano cartelle, per ottenerne rateizzazione, rettifica/annullamento, rimborso, discarichi? I cittadini non dovranno rivolgersi agli uffici Tarsu – Ici/Imu su appuntamento, madirettamente allo sportello Front–Office, aperto in via Luigi Sturzo 14, che riceve da lunedì a venerdì dalle 9 alle 13 e il martedì anche il pomeriggio dalle 15 alle 17,30. Lì si può chiedere assistenza per la compilazione della modulistica. Oppure la si può scaricare da questo link, compilarla, stando attenti a indicare, oltre ai propri dati anagrafici e a un recapito telefonico ed eventuale indirizzo mail,  il codice numerico dell’avviso di accertamento e l’importo presuntivo dovuto, e allegando copia della ricevuta che attesta il versamento. Il modulo così compilato deve essere consegnato all’Ufficio Protocollo, in piazza Municipio. È possibile anche, nell’ambito dei processi di innovazione e di semplificazione amministrativa in ambito tributario, inviare telematicamente le istanze di rateizzazione, di rettifica/annullamento, rimborso, discarichi, ogni altra comunicazione per il Servizio Tributi, ai seguenti indirizzi: dirigente-area2@comune.caltagirone.ct.it, servizio-tributi@comune.caltagirone.ct.it; per pec aserviziotributi.caltagirone@pec.it. Le istanze presentate saranno definite in attività di back office dagli uffici Tarsu – Ici/Imu, che può comprendere anche la trattazione dei procedimenti per appuntamento.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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