Pubblicato il 03/04/2019
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ph. Sea Eye

Migranti, salvate 64 persone. 50 ancora dispersi



Il salvataggio da parte della Alan Kurdi. Stamattina nell’udienza del mercoledì papa Francesco ha invitato a  vedere i migranti come persone: “A me non piace dire: migranti. A me piace più dire persone migranti”. 


di Giacomo Belvedere

“Manuel ha 6 anni. È stato appena salvato dall'equipaggio della Alan Kurdi”. Così in un tweet la Ong Sea Eye, che attualmente è l’unica organizzazione non governativa ad essere operativa nel Mediterraneo con una nave, la Alan Kurdi. Manuel è uno dei 64 naufraghi salvati oggi al largo della Libia. Secondo le prime notizie, ci sarebbero anche 10 donne, 5 ragazzi e 1 neonato. “Tutte le 64 persone sono in sicurezza a bordo della nostra nave” – rassicura la Ong. La Alan Kurdi era stata allertata, da Alarm Phone, la piattaforma che fornisce sostegno telefonico ai migranti. Alarm Phone ha ricevuto intorno alle 10,30 di stamane un Sos da parte di una barca in pericolo. Immediatamente aveva inviato una mail alla Guardia Costiera Libica e a Alan Kurdin, che si trovava in zona alla ricerca di altre 50 persone scomparse Lunedì sera. La nave della Ong, la più vicina alla barca in difficoltà, ha iniziato l'operazione Sar.


 Ma la gioia è oscurata dal rammarico di non essere riuscita a salvare altre vite:  “Più di 50 persone sono ancora mancanti!”. La Alan Kurdi era stata informata da Alarm Phone circa un gommone in difficoltà, che da lunedì sera non dà più segni di vita e aveva offerto assistenza alla MRCC, dirigendosi, nella speranza trovare le persone, nella zona dell'ultima posizione GPS. Di quelle 50 persone, tra cui anche donne e bambini si sono perse le tracce. Non senza polemiche. “Non c’è un piano di ricerca” denuncia Alarm Phone. “Abbiamo cercato di contattare ininterrottamente la c.d GC Libica ieri notte e stamattina. L’ultimo contatto con le persone in pericolo è stato più di 38 ore fa. In mancanza di cooperazione da parte delle autorità, non ci è rimasto altro che sperare che siano sopravvissuti”, è l’amara conclusione.


“Nave battente bandiera tedesca, Ong tedesca, armatore tedesco e capitano di Amburgo. È intervenuta in acque libiche e chiede un porto sicuro. Bene, vada ad Amburgo”. Chiude i porti, il ministro dell'Interno Matteo Salvini, e lo fa a modo suo, con una battuta greve. fingendo tuttavia di non sapere che la Libia non è un porto sicuro.

E stamattina nell’udienza del mercoledì papa Francesco ha invitato a  vedere i migranti come persone: “A me non piace dire: migranti. A me piace più dire persone migranti”. 

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