Pubblicato il 03/04/2019
ATTUALITÀ / STOP VIOLENCE AGAINST THE WOMEN

Arrestato padre padrone: pugni e ceffoni a moglie e figli, “bestia”, diceva alla figlia di 5 anni



L’uomo C.G., indagato per maltrattamenti contro familiari, lesioni personali aggravate ai danni della moglie, di anni 37, e i figli minorenni di 2 e 5 anni, è stato posto agli arresti domiciliari dai Carabinieri della Tenenza di Mascalucia.


La Procura Distrettuale della Repubblica, nell’ambito di indagini a carico di C.G., di anni 38, indagato per i reati di maltrattamenti contro familiari, lesioni personali aggravate, commessi in danno della moglie, di anni 37, e i figli minorenni di 2 e 5 anni, ha richiesto ed ottenuto la misura cautelare degli  arresti domiciliari eseguita dai Carabinieri della Tenenza di Mascalucia.


Le indagini, coordinate dal pool di magistrati qualificati sui reati che riguardano la violenza di genere, hanno messo in evidenza le azioni vessatorie poste in essere dal coniuge-padre nei confronti dei familiari conviventi creando nelle vittime uno stato di totale soggezione e paura tanto da comprometterne la stabilità psicofisica.            


L’uomo, con atteggiamento aggressivo e minaccioso, picchiava la moglie abitualmente con pugni, schiaffi e calci, fino a sbatterla contro gli arredi ed in terra, tanto da cagionarle delle lesioni,  assumendo una posizione di prevaricante supremazia, apostrofandola anche con epiteti irripetibili, altamente lesivi della dignità della persona offesa, per poi sfogare le sua frustrazione anche sui figli insultati: alla figlioletta di soli 5 anni diceva  “sei bestia, è tutto sprecato con te, è inutile, sei troppo bestia, ma tu il cervello dove ce l’hai”; strattonati e presi anche loro a ceffoni. 


Nemmeno l’allontanamento della donna e dei figli dalla casa coniugale li ha preservati dall’accanimento espresso dal persecutore attraverso continue telefonate minacciose.

Grazie alle denunce presentate dalla persona offesa ai carabinieri, si è potuto comporre un quadro indiziario a carico dell’indagato che non ha lasciato alcun dubbio al giudice il quale, accogliendo la richiesta del magistrato titolare dell’indagine, ha emesso la misura restrittiva.Fine modulo

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